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Irrigazione prato

Irrigare il prato è un compito più impegnativo di quel che si possa immaginare: non solo perché implica un investimento di tempo non indifferente, dato che si tratta di un’attività da svolgere con una certa frequenza, ma anche perché essa influisce sulla sopravvivenza stessa del prato.

Non tutti sanno, per esempio, che le irrigazioni leggere possono rivelarsi dannose sul lungo periodo, in quanto sono in grado di agevolare la comparsa di malattie fungine. Non solo: nel caso in cui il prato non venga bagnato coi giusti volumi, viene favorita la crescita delle radici in superficie, che non hanno le caratteristiche necessarie per far fronte a siccità improvvise e, in generale, sono più sensibili al calore. Insomma, in questo modo non si costituisce il giusto affrancamento del prato sul terreno.

Se le irrigazioni non garantiscono il necessario apporto di acqua, il prato finisce per ingiallire: si tratta di un segnale da cogliere subito per capire che c’è bisogno di più acqua. In effetti, può capitare che il prato sia perfetto in alcuni punti ma ingiallito in altri: in una circostanza del genere, è probabile che l’irrigazione non sia distribuita in maniera omogenea.

D’altro canto, è ovvio che non bisogna eccedere nel senso opposto, e quindi usare una quantità di acqua superiore al dovuto. Per esempio, se in estate dopo una giornata molto calda si nota che il prato è ancora umido, è bene comprendere che l’acqua distribuita è stata eccessiva.

Come si può vedere, dunque, per le irrigazioni è indispensabile individuare il giusto mezzo: una eccessiva abbondanza può favorire la comparsa di muschio, a maggior ragione nel caso in cui il terreno non sia drenato a sufficienza.

La presenza di muschio non è mai positiva, dal momento che essa ostruisce la possibilità per il prato di autorigenerarsi e, in più, compromette la crescita di steli nuovi. Ma un apporto idrico esagerato è pericoloso anche con un suolo sciolto: in tale eventualità, infatti, l’acqua scivola a grande profondità velocemente e di conseguenza non può essere sfruttata dalle radici. Per di più, nel momento in cui scivola in basso finisce per portare con sé gli elementi nutritivi di cui ha bisogno l’erba.

Insomma, anche l’irrigazione abbondante è deleteria: costa più del necessario, proprio perché si consuma più acqua del dovuto, e si spende di più anche per la concimazione del prato. Un altro aspetto che occorre considerare, sul fronte delle irrigazioni, è che gli eccessi di acqua favoriscono il proliferare delle piante infestanti che hanno radici più resistenti e più sviluppate: di conseguenza, si potrebbe aver bisogno di diserbare di frequente.

In generale, sono due i parametri da valutare per decidere la quantità di acqua di cui necessita il prato: il tipo di terreno con cui si ha a che fare e la stagione dell’anno. Ovviamente, in estate serve più acqua che in inverno, e una giornata con molto vento ne richiede di più rispetto a una giornata senza vento, in quanto provoca una disidratazione superiore. Il prato deve essere irrigato sempre al mattino, meglio ancora se al mattino presto: così facendo, l’acqua va a dilavare la rugiada che si è formata nel corso della notte e sfavorisce le malattie fungine incubate dall’acqua di condensa.

I turni di irrigazione possono essere quotidiani o avvenire una volta ogni due giorni: quello che conta è che tra l’uno e l’altro il tappeto erboso abbia il tempo di asciugarsi, così che sia possibile la formazione in profondità di un apparato radicale resistente. A proposito del tipo di terreno, fattore a cui si faceva cenno in precedenza, un terreno sabbioso non riesce a trattenere la stessa quantità di acqua trattenuta da un terreno argilloso.

Il Fortestivo è un prodotto particolarmente resistente alla siccità essendo costituito per areali molto caldi e contemporaneamente ben esposti al vento, nella peggiore delle ipotesi che manchi l’acqua per giorni il Fortestivo entra in uno stato di quiescenza ( cessa l’attività vegetativa ) per poi riprenderla normalmente al ripristino delle irrigazioni.

Nel progetto Fortestivo, ulteriori e specifiche nozioni relative alla gestione idrica del Vostro Prato sono indicate nella specifica Nota Tecnica Fortestivo qui si considerano anche gli orari e i volumi orientativi di irrigazione considerando l’areale e la stagione di semina. L’utente può per dubbi o ulteriori informazioni interagire se occorre con il ns. Ufficio Tecnico allegando anche materiale fotografico, il tutto gratuitamente.